… ma ATTENTI a quelli VELENOSI.

La domanda che in molti si pongono è: come faccio a scegliere il vocal coach giusto?

Oggi la rete propone una scelta vastissima di vocal coach… ma… in quanti possono in coscienza dire che lo sono realmente?

Tutti, potrebbe sembrare,  ma… attenzione, perché tra il dire e il fare a volte di mezzo non c’è solo il mare, ma un intero oceano di persone che si improvvisano per guadagnare qualcosa sulla pelle di chi si affida in buona fede alle loro cure e che, invece di “guarire il paziente”, lo spacciano, forse irrimediabilmente.

Addirittura? Mi pare di sentirti chiedere, mentre ipotizzi che io sia portata irrimediabilmente al dramma.

E invece è proprio così. Perché le corde vocali non sono di acciaio ma di materia organica, e quindi straordinariamente fragili. Basta un colpo di vento, un’improvvisa giornata di freddo e la tua voce si arrochisce. Vero?

Figurarsi se la affidi nelle mani della persona sbagliata!
Rischi, nel migliore dei casi, di non riuscire minimamente a comprendere le potenzialità del tuo meraviglioso strumento. Nel peggiore di esporti a danni seri, come noduli da sforzo, ematomi e danni riparabili (forse) solo chirurgicamente.

Lo sanno bene i professionisti che, come me, hanno fatto i conti con concerti all’aperto (e al gelo) o con impianti di amplificazione inadeguati che portano a sgolarsi (ahimé) nonostante l’esperienza e in barba alla tecnica. Figurarsi per chi non possiede né l’una né l’altra!

Quindi, tornando alla domanda iniziale: come fare a scegliere il vocal coach giusto?

Semplice: accertandoti che abbia le giuste competenze.

Leggendo i curriculum: chi sono? da dove vengono? L’esperienza che vantano è reale o inventata solo per gettare fumo negli occhi?

Non basta avere studiato canto per un annetto, per definirsi vocal coach e neanche saper cantare benino o bene. Un vocal coach deve sapere insegnare e non creare cloni di se stesso solo perché quello è l’unico modo che conosce di cantare.

Un vocal coach deve comprendere lo strumento voce e le mille sfumature che determinano i differenti timbri.

Un’altra domanda da porti è: chi sono i suoi allievi? Posso contattarli per accettarmi che le testimonianze siano reali e non inventate?

Se la risposta a tutte queste domande è sì non ti resta che scegliere, tra quei pochi che sono rimasti, colei (o colui) con il quale senti più feeling.

Perché, ricorda: il rapporto tra allievo e insegnante DEVE essere speciale.

Non mi resta che augurarti in bocca al lupo e, se la prescelta sono io, inviami una mail per fissare l’audizione (gratuita).

Scrivimi su: contatti@danielacarelli.it